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Guida all’anello di fidanzamento perfetto

Nonostante il termine “fidanzamento” faccia rabbrividire gli uomini d’oggi, riportandoli con la mente a tempi passati in cui grandi gesta andavano compiute in onore della propria amata, o significative attestazioni di serietà, impegno e solidità economica andavano espresse al pater familias, le donne moderne, emancipate indipendenti ed evolute, attendono ancora un gesto topico che segni l’inizio di una vita in due…i due cuori di quella scomodissima capanna!

Cari maschietti, che le vostre intenzioni siano serie ed il vostro impegno concreto, se è espresso a parole non è sufficiente.

Ci vuole un simbolo, corredato da un grande gesto, con un pizzico di fantasia, una spennellata di magia, al profumo di emozione… Eh che sarà mai?

Che si tratti di un annuncio a sorpresa durante il pranzo domenicale in famiglia o di una proposta romantica al chiaro di luna ciò che non deve mai mancare è l’elemento che suggella il vostro patto d’amore: l’anello di fidanzamento.

E pensare che già dalla preistoria l’uomo rende omaggio alla donna con orpelli di varia natura. Certo, proprio l’uomo preistorico, in un primo momento, era solito legare la mano della donna con una corda fatta di erbe e materiali vegetali, per impedirle di scappare e solo in seguito liberava la mano della sua compagna ponendole al dito lo stesso rudimentale anello.

Col passare dei secoli l’anello è divenuto l’oggetto che, meglio di altri, esprime la simbologia dell’amore, ed è quindi da un anello che va corredata una proposta di matrimonio.

Nel Rinascimento l’anello di fidanzamento si rafforza attraverso un simbolo ancora più efficace: il diamante, pietra invincibile e pura che potenzia il significato del gioiello rendendolo emblema di unione eterna…ricordate lo spot “Un diamante è per sempre”?

La prima testimonianza nota di anello con diamante donato per suggellare questo importante momento risale al 1477: il consigliere dell’Arciduca Massimiliano D’Austria suggerisce al futuro imperatore di donare alla fidanzata Maria di Borgogna un anello con diamanti.

Ma, cari lettori uomini, come si fa a scegliere l’anello con diamante perfetto?

Oltre al criterio principale che vi guiderà nella scelta e che, certamente avrà a che fare col budget a vostra disposizione, tante sono le opzioni che potrete attenzionare ed ognuna di esse, oltre ad esprimere amore per la vostra lei, dovrà colpirla, agli occhi e soprattutto al cuore!

Il criterio con cui si valuta l’estetica dei diamanti è relativo al taglio, che ne indica in primis le caratteristiche di rifrazione della luce e quindi del ritorno in luminosità del diamante, in secundis la sua forma!

diamond cut

Eh diciamo cari maschietti che in fatto di forma ce n’è proprio per tutti i gusti!

Iniziamo con il classico brillante rotondo: è ancora oggi il più richiesto, grazie alle cinquantasette faccette che garantiscono una rifrazione molto articolata e un effetto di luce molto intenso. Presente sul famoso “Valentino”, uno dei modelli di solitario più venduti al mondo.

Il modello Navette o marquise, prende il nome dalla Marchesa di Pompadour, alla quale, il Re Sole donò una pietra con la stessa forma della sua bocca. Le sue cinquantasette faccette offrono la stessa brillantezza del taglio rotondo ma con una minore rifrazione sulle punte. È un taglio molto difficile e delicato a causa della fragilità delle punte e della difficoltà d’esecuzione.

La goccia è il modello più diffuso dopo il taglio rotondo, offre le stesse caratteristiche del taglio marquise senza i suoi svantaggi. La luce brilla di più nella parte tondeggiante, mentre tende a disperdersi in punta.

Il taglio smeraldo ha invece forma rettangolare oppure quadrata, ha tra le quaranta e le cinquanta  faccette con un aspetto molto “pulito” grazie alle superfici più estese. La rifrazione della luce è però molto ridotta rispetto al taglio più classico.

Il taglio ovale è una validissima alternativa al taglio brillante con le sue cinquantasette faccette, è stato introdotto da Lazare Kaplan nel 1960.

Il taglio “principessa” si riconosce per la sua forma quadrata, ha ben settantasei faccette che lo rendono il taglio più luminoso in assoluto tra tutti.

Per i più romantici esiste anche il taglio a cuore, altra variante del taglio rotondo, ha cinquantanove faccette e la classica forma a cuoricino.

Adesso tocca a voi! Quale potrebbe renderla più felice?

Con quale tra questi diamanti conquisterete il suo cuore e quel tanto atteso “si”?

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